La profezia di Isaia nell'arte sacra di Stefano Piali
E’ la suggestiva rappresentazione di una storia senza tempo quella che l’artista marinese Stefano Piali ha voluto raccontare e donare all’ospedale San Giuseppe di Marino nella sua opera Isaia 53, la lettura della profezia di Isaia al Bambino Gesù da parte della Vergine Maria, alla presenza di Giuseppe.
Collocato nella Cappella della struttura sanitaria l’olio su tela (cm.200x200), presenta una sapienza pittorica, fresca e vitale, unita ad un gioco volumetrico che lascia intravedere la forte sensibilità scultorea dell’artista.
«La storia va lasciata agli storici, l’arte è un’altra cosa perché, con la sua umanità e contemporaneità, parla all’uomo di sempre e, pur vestendo i panni del tempo, scavalca la temporalità».
Questo il commento del critico Franco Campegiani presente alla consegna del dipinto alla struttura ospedaliera e a Don Angelo Guercini, cappellano del San Giuseppe di Marino.
«Un fascio di luce al centro come fosse un angelo - scrive ancora Campegiani nella sua presentazione dell’opera - con la Colomba in alto, simbolo dello Spirito Santo e la figura del Padre, sovrastante, rappresenta chiaramente la croce profetizzata da Isaia, non ancora materializzata».
«Un’immagine che annuncia la nascita di qualcosa di stupendo, pur se dal sacrificio supremo. Perché non può esserci affermazione senza negazione, luminosità senza offuscamento. Ed è questa la profezia di cui oggi abbiamo bisogno» ha concluso.
Alla consegna del quadro all’ospedale San Giuseppe, presente Stefano Cecchi, presidente del Consiglio Comunale che ha portato i saluti del sindaco Adriano Palozzi ricordando come sia fondamentale, pregevole e rilevante per il territorio, la presenza di opere realizzate da artisti locali. Con lui gli assessori Remo Pisani (Sanità) e Gianfranco Bartoloni (Urbanistica).
Ad accoglierli il direttore sanitario del Polo Rm H 1 Michele Di Paolo con il primario del reparto Pediatria, Pietro Baldassi.